Cos’è il bonifico parlante e come compilarlo

Il bonifico parlante è diventato uno dei metodi di pagamento più richiesti dai correntisti. In particolare questa modalità di pagamento è tornata alla ribalta in seguito all’approvazione di numerose detrazioni e bonus fiscali proposti negli ultimi anni, dedicati nello specifico ad opere di riqualificazione energetica.
Recentemente infatti questo documento è indispensabile per coloro che vogliono approfittare di detrazioni fiscali uniche sui propri immobili. Di fatti allo stato attuale è possibile godere di riduzioni come il 50% sui mobili e sulle ristrutturazioni, l’85% con il bonus Sisma e oltre il 110% con il Superbonus o Ecobonus.
Per ottenere le detrazioni fiscali energetiche, di ristrutturazione e sugli interventi sulla casa è necessario compilare correttamente i documenti necessari. Eventuali errori nel procedimento potrebbero bloccare il processo di richiesta del bonus e l’esclusione dalle detrazioni fiscali. Anche un piccolo errore nella compilazione del bonifico parlante può essere determinante per coloro che richiedono il bonus sull’acquisto di materie prime o sui lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica.
La sua specificità si riscontra nel contenuto delle informazioni che, se non riportate correttamente, potrebbero compromettere la corretta fruizione dei bonus fiscali. Quali dunque gli elementi essenziali?
- Causale del bonifico
Qui andrà riportato il riferimento normativo di legge a cui afferiscono i lavori di detrazione ( solitamente già trascritto negli appositi modelli postali e bancari); articolo 16-bis del DPR del 22 Dicembre 1986, n.917, nel caso di una ristrutturazione edilizia, e la Legge n.296 del 27 dicembre 2006 per l’Ecobonus. Si consiglia inoltre di specificare gli estremi della fattura dell’impresa esecutrice dei lavori, così da “creare un collegamento” unitario tra la stessa ed il bonifico. - Codice fiscale del richiedente
Unica nota d’ attenzione: per lavori su immobili in comproprietà, si dovrà inserire nome, cognome e codice fiscale di tutti i proprietari. Nei casi d’intervento su parti comuni condominiali, bisognerà inserire anche il codice fiscale del condominio e dell’amministratore o dell’inquilino che effettua il pagamento. - P. Iva o C.F. dell’impresa esecutrice dei lavori
In mancanza dei requisiti di cui sopra, il contribuente perderà definitivamente la possibilità di accedere alla detrazione.
Sarà possibile sanare la propria posizione, nei casi di errata compilazione e/o incompletezza dei dati, ripresentando un nuovo bonifico all’impresa o facendosi rilasciare da questa, una dichiarazione di atto notorio che attesti “che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del redditi” (circolare n. 43/2016 – Agenzia delle Entrate)